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Informativa e Novità

Fisco e Previdenza - Fisco

Mod. 730/2014, proroga dei termini: DPCM in GU

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale 4 giugno 2014, n.127, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 giugno 2014, disciplinante il nuovo calendario dei termini per la presentazione del mod. 730/2014.

In particolare, è stato disposto il differimento:

  • al 16 giugno, del termine di presentazione del modello 730/2014 ad un CAF/intermediario abilitato;
  • al 24 giugno, del termine di consegna da parte del CAF/intermediario abilitato di copia della dichiarazione ai contribuenti;
  • all'8 luglio, del termine per la comunicazione del risultato finale e per la trasmissione telematica all'Agenzia delle entrate delle dichiarazioni presentate.

Rivalutazione dei beni d'impresa e delle partecipazioni: Circolare Agenzia delle Entrate

Con Circolare 4 giugno 2014, n. 13, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla reintroduzione della rivalutazione dei beni d'impresa e delle partecipazioni (art. 1, commi da 140 a 147, Legge n. 147/2013).

Le problematiche affrontate dall'Amministrazione finanziaria nel documento di prassi sono le seguenti:

  • ambito oggettivo;
  • ambito soggettivo;
  • modalità di rivalutazione;
  • disciplina del saldo attivo di rivalutazione;
  • rivalutazione per categorie omogenee;
  • effetti fiscali della rivalutazione;
  • disciplina dell'imposta sostitutiva;
  • affrancamento del saldo attivo di rivalutazione;
  • disciplina del riallineamento per le imprese non IAS/IFRS;
  • disciplina del riallineamento per le imprese IAS/IFRS.

 

Legittimo il licenziamento per superamento del comporto per malattia dopo l'infortunio

Il lavoratore che, dopo l'infortunio subito in servizio, si riassenta dal lavoro senza che l'INAIL riconosca la nuova assenza come ricaduta dell'infortunio, rientrando nella disciplina della malattia, può essere licenziato dal datore di lavoro nel momento in cui supera il periodo di conservazione del posto previsto dal contratto collettivo, e questo anche se il datore di lavoro non avvisa il lavoratore che tali giornate di assenza si considerano come malattia.

Così la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 12563 pubblicata il 4 giugno 2014, ha risolto la causa tra l'azienda e il lavoratore, confermando la correttezza dell'operato del datore di lavoro in quanto, da una parte, questi non aveva alcun obbligo contrattuale di informare il lavoratore circa il riconoscimento come malattia e non più come infortunio dell'assenza e, in secondo luogo, perché il lavoratore stesso poteva rendersi conto del fatto che l'INAIL non aveva più riconosciuto come infortunio l'assenza.

 

 

Violazione della disciplina sull'orario di lavoro: illegittimo il regime sanzionatorio del 2004

In materia di organizzazione dell'orario di lavoro, la Corte Costituzionale ha statuito l'illegittimità del sistema sanzionatorio nel testo introdotto nel 2004 nel D.Lgs n. 66/2003 da parte del D.Lgs n. 213/2004, relativamente alla violazione da parte del datore di lavoro di divieti relativi alla durata massima dell'orario di lavoro, del limite massimo di lavoro straordinario, nonché del limite minimo di riposo giornaliero e di riposo settimanale (art. 18 bis, commi 3 e 4 del D.Lgs n. 66/2003).

Nello specifico la Consulta, con la Sentenza n. 153 del 4 giugno 2014, ha chiarito che le suddette sanzioni amministrative in vigore dal 2004 al 2008 risultano più alte rispetto a quelle previste nel sistema precedente, in palese violazione del criterio direttivo contenuto della "legge delega" n. 39/2002