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Informativa e Novità

Fisco e Previdenza - Fisco

Chiarimenti in materia di rateazione ex art. 11-bis, D.L. n. 66/2014

Equitalia, rispondendo ad alcuni quesiti della stampa specializzata, ha fornito dei chiarimenti in merito alla nuova possibilità di rateazione concessa dall'art. 11-bis, D.L. 24 aprile 2014, n. 66 per i soggetti che erano decaduti alla data del 22 giugno 2013.

 

Si precisa, in particolare:

  • la domanda di riammissione alla dilazione va presentata ed Equitalia entro il 31 luglio 2014, con una semplice istanza. Non è, quindi, necessario allegare alcuna documentazione che provi la situazione di difficoltà economica, indipendentemente dall'importo del debito. Il numero massimo delle rate è quello della precedente rateazione;
  • la domanda va presentata con una semplice raccomandata a/r o a mano presso uno degli sportelli e i moduli sono disponibili sul sito internet di Equitalia o presso gli uffici stessi;
  • i debiti della precedente rateazione decaduta seguono le regole dell'art. 11-bis, D.L. n. 66/2014 (massimo 72 rate mensilinon ulteriormente prorogabile, si decade con il mancato pagamento di due rate anche non consecutive);
  • con la riammissione alla dilazione, l'Agente della riscossione non potrà iscrivere ipoteca fino a quando il contribuente è in regola con i pagamenti.

 

 

 

L'accertamento da studi di settore necessita della fase del contradditorio

Con Sentenza 18 luglio 2014, n. 16457, la Corte di Cassazione ha chiarito che l'accertamento compiuto mediante l'applicazione degli studi di settore deve essere corredato dalle motivazioni che hanno indotto l'Agenzia delle Entrate a respingere le giustificazioni fornite dal contribuente in sede di contradditorio.

Infatti, come precisano i Giudici, "lo scostamento dai parametri può assumere il carattere di presunzione grave, precisa e concordante" solo successivamente all'analisi delle prove fornite dal contribuente

Benefici contributivi: il datore di lavoro deve sempre dimostrare la sussistenza dei requisiti

In materia di benefici contributivi, la Corte di Cassazione ha chiarito che il datore di lavoro deve sempre provare la sussistenza dei requisiti necessari al beneficio o all'esonero contributivo non risultando sufficiente la contestazione di eventuali sanzioni sulla base dell'assenza di documentazione atta a provare l'assenza documentale.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 16639 del 22 luglio 2014, ha precisato che ai fini della fruizione del beneficio contributivo spetta sempre al datore di lavoro provare la sussistenza dei requisiti necessari, in assenza dei quali la contestazione da parte dell'INPS dovrà considerarsi sempre legittima.

 

 

Appalti di pulizie nelle scuole: autorizzata la Cig in deroga

L'INPS, nel Messaggio n. 6214 del 22 luglio 2014, comunica che è stato emanato il Decreto Interministeriale n. 82875 del 10 luglio 2014 (in attesa di pubblicazione sul sito www.lavoro.gov.it), che, a seguito dei verbali di Accordo in sede governativa del 05 maggio 2014, autorizza la CIG in deroga per ilsettore appalti di pulizie nelle scuole, per il periodo decorrente dal 1° aprile 2014 al 30 giugno 2014.

Il DI n. 82875/2014 ha stabilito che l'intervento riguarderà un numero massimo di 18.053 unità lavorative, dipendenti delle 61 aziende del settore in oggetto indicate nel decreto. Le aziende anticiperanno il trattamento di integrazione salariale a carico dell'INPS. L'onere (trattamento cig in deroga e relativa contribuzione figurativa) verrà imputato a carico del Fondo Sociale per l'Occupazione e Formazione, nel limite massimo complessivo di euro 46.488.636,05.

 

 

Stanziati i fondi alle regioni per finanziare gli incentivi alle assunzioni di disabili avvenute nel 2013

Sul sito del Ministero del Lavoro è stato pubblicato il Decreto 12 maggio 2014 con il quale sono stanziate alle regioni le risorse per il finanziamento degliincentivi per le assunzioni di lavoratori disabili effettuate nell'anno 2013mediante convenzione con il competente ufficio per l'impiego. Gli incentivi consistono in una riduzione dell'aliquota contributiva in misura del 50% ovvero 100%.

Le risorse sono di poco inferiori a 22 milioni di euro e sono destinate ai datori di lavoro privato.

 


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