I bambini e la paura di essere se stessi
Narrativa - Perle di saggezza |
Bussano alla porta. Accendo la videosorveglianza e guardo fuori. Non c’è nessuno. Che strano. Eppure ho sentito dei colpi sulla porta.
Dopo qualche minuto riecco lo stesso rumore. Mi alzo e vedo un bambino bussare dall’interno verso l’esterno per cercare di uscire, cercava solo il modo per farsi aprire.
Si ferma sulla soglia, osserva tutto attorno a se. Alberi, macchine, persone che frettolosamente camminano verso un qualche posto. Nessuno si conosce, o almeno così sembra. Un bambino si allaccia le scarpe dopo essere inciampato lungo il viale.
E’ un mondo che si rincorre, è un mondo senza tempo che quel bambino teme non cambierà mai.
Guardando verso il cielo chiede: esiste un posto dove vivono solo bambini? Un posto dove tutti coloro che hanno smarrito il loro bambino emozionale possano ritrovarlo?
Ha gli occhi lucidi e le gambe tremolanti.
Lentamente fa un passo indietro.
Chiude la porta e silenziosamente torna … adulto.
Il cammino è lungo e difficile, nulla se pensiamo alla gioia che ci può dare il sorriso del Nostro bambino emozionale.
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