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Libero : un ragazzo nato tra le nuvole ed i sogni

Narrativa - Narrativa e Poesia
Amava essere libero di pensare e di sognare.
liberoUn giorno, in un paesino tra le colline lussureggianti e scintillanti di verde e di colori stupendi, nacque un bimbo dagli occhi verdi ed i capelli biondi che, proprio grazie alla bellezza del luogo, i genitori chiamarono Libero. Il bambino cresceva libero di correre, di giocare, di amare la natura, di pescare nel fiumiciattolo che costeggiava la loro bellissima casa in legno.

Un giorno d'autunno, suo cugino Luca, che viveva in città, andò a trovarlo con i genitori per trascorrere una settimana all'aria aperta. Libero notò subito la differenza con suo cugino, sempre chiuso in se stesso ed assorto nei pensieri più nascosti, con gli occhi lucidi di un bambino che non viveva sereno ma, al contrario, si preoccupava di tutto.

Allora Libero lo portò con se sulla cima più alta della collina, un posto stupendo, dal quale si ammirava il tramonto del sole ed il ritorno delle cornacchie nei loro alti nidi di montagna e, sullo sfondo, il fiume , la casa ed il laghetto dove Libero era solito andare a pescare con il padre.
Luca, commosso da tanta beltà, esplose in un pianto liberatorio e raccontò a Libero la sua triste storia di bambino sempre dovutamente pronto al confronto con gli altri a causa di un padre severo che, benchè avesse viaggiato tanto, pretendeva sempre il massimo ad ogni costo, anche della stessa dignità del bambino, il cui orgoglio era ormai smarrito nel tempo dei tempi. Continuò spiegando che il padre, oltre ad essere una persona violenta a causa dello stress che si portava a casa dopo una giornata di lavoro e della dura educazione del nonno, usava su di lui molta pressione psicologica, al punto tale che questo ragazzo si era ammalato e chiuso in se stesso.

Allora Libero gli disse : alzati e corrimi dietro allargando le braccia e gridando forte come non hai mai fatto prima, buttando fuori tutto quanto di brutto hai dentro di te. I ragazzi cominciarono a correre ed a ridere finchè non giunsero a casa dove, fuori, ad attenderli c'erano i genitori che, alla vista di quel sorriso, di tale gioia, si commossero e, ripensando ai loro errori, abbracciarono Luca come non avevano mai fatto prima.
Libero, a quella vista, capì che finalmente il cugino, anche se con difficoltà, avrebbe superato quel difficile momento con l'aiuto dei suoi stessi genitori.

Poi prese il suo bianco cavallo e, fatto salire Luca dietro di se, si diresse verso una distesa verde di erba e fiori che si perdeva tra i boschi e, nella corsa, una scia luminosa e splendente seguiva i ragazzi, illuminando il capo del ragazzo di città che, a quella vista, si sentì di nuovo leggero e "libero" di ricominiciare a vivere come da sempre aveva sognato e desiderato.

Riflessione : sicuramente non è semplice educare i propri figli in un mondo rivolto sempre di più al consumismo ed alla globalizzazione, ma i valori , quelli in cui credere sono importanti da insegnare e, se anche mio padre ha commesso degli errori, io non l'ho mai odiato, anzi, mi ha sempre fatto tenerezza per come soffriva dopo avermi picchiato o urlato . Mi ha dato anche tanto di buono, e quello è dentro di me, ed è questa parte che trasmetterò ai miei figli finchè Dio me ne darà la forza. Mia madre?. La amo perchè è mia madre e perchè forse, un'altra donna al suo posto, chissà.

Per quelli che continuano a chiedermi se mi vergogno o meno di scrivere su telefree o di raccontare storie personali dico: ....beh, avete capito da soli!!!.

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