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Cacciatori di bambini

Narrativa - Narrativa e Poesia
Image Uno spiraglio di luce filtrava nelle loro piccole stanze.
 Il timore di restare al buio li perseguitava ormai da
tempo.
 Condividevano un segreto del quale non ne conoscevano la
natura.

 Orchi con sembianze umane li rincorrevano giorno e notte
nei loro pensieri di fanciulli, Angeli del Signore, creature
del Cielo.

 Privati della loro purezza, gli orchi abusavano delle
piccole e tenere carni, senza che le loro coscienze ne
divorassero l'anima demoniaca che li possedeva.

 Non uomini, ma esseri plasmati dal morbo della  pedofilia.

 No, nessuna clessidra avrebbe potuto spiegare un simile
gesto,
una violenza perpetrata nel tempo, causa presente e futura
di uomini che avrebbero dovuto affrontare e combattere le
loro paure
per essere nuovamente liberi.

 Un segnale, un gesto, un pianto, una fuga da scuola.
 Cosa avrebbe potuto farci comprendere il loro disagio?

 Sapevano cosa li avrebbe attesi, chi li avrebbe presi,
esseri viscidi, creati dalle orride fantasie materializzate
da turbe psichiche che si accoppiavano in un valzer
demoniaco.

 Un fiore colto prima che il bocciolo mostri il suo completo
splendore, riposto in un angolo buio di una casa senza porte
nè finestre, usato per sentirne il profumo, ma tenuto in
vita
in un bicchiere d'acqua stagnante e putrida.

 Mercanti di bambini, rifiutati da tutti i gironi infernali,
anime vaganti e ricolme di peccati commessi contro gli
Angeli del Signore, nostri figli, nati dall'amore eterno.

 Quale pena avrà Dio in serbo per i faccendieri del male?
 Quale gioia quei bambini potranno vivere per asciugare le
ferite inferte da persone nelle quali riponevano la loro
fiducia?

 Che Dio non li perdoni!


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