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Il treno corre veloce e...

Narrativa - Narrativa e Poesia
Tutti i giorni prendevo lo stesso treno, puntuale come sempre, binario 3, e dritto come un fuso mi portava direttamente in stazione, che poi era a pochi metri dal luogo di lavoro. Non riuscivo a guardare oltre...

...perchè non volevo. Mi limitavo a studiare, fare felici coloro che si aspettavano "il solito", leggere solo ciò che riguardava il mio lavoro, mangiare un panino quando possibile, correre per rincorrere me stesso, guardando sempre avanti e non fermandomi mai un attimo a godermi il mio momento.

Un giorno un uccello si posò sulla direttrice del treno. Era un piccione, di quelli che si trovano in tutte le stazioni. Fu allora che, guardando i binari, capì che non c'erano. Io me li aspettavo, ma i treni ormai viaggiavano senza binari ed ognuno di noi era libero di scegliere dove dirigersi, di scegliere, perchè eravamo tutti liberi di ...volare liberi.

Quel giorno, arrivato al lavoro, una amica Corta mi disse : non sarebbe il caso che cominciassi a pensare anche a te stesso? Oggi vieni a pranzo con me. Uscendo per strada cominciai a vedere i negozi, realizzai che quella città era bellissima e che in 11 anni non mi ero mai fermato per ammirarla, nè altri mi avevano fatto notare cosa girava attorno al mio piccolo e stretto mondo.Conoscevo solo la strada che portava al lavoro.

Da quel giorno, pur con coscienza, il mio viaggio è spesso allietato da fermate e da momenti in cui ricordo i binari che mi ero costruito nella mia testa.
Buon viaggio a tutti!!!
Grazie Corta!

Ciao

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