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Giorgio e le aquile

Narrativa - Narrativa e Poesia
Image Sarebbe stata una discesa come tutte le altre se quel giorno durante il volo in parapendio Giorgio non avesse cercato di cambiare rotta dirigendosi verso la cima alta della montagna, dove l'aquila aveva costruito il suo nido.
In prossimità dello spuntone di roccia che proteggeva il nido, Giorgio cercò di guardare dentro e vide due aquilotti intenti nelle pulizie giornaliere.
Iniziò a scattare con la sua compagna di viaggio, finchè fu costretto a ritornare verso il campo di atterraggio.
 
La sorpresa fu grande quando constatò che nessuna delle foto era riuscita a conservare l'immagine di quei due giovani aquilotti.
Ricordò allora la leggenda che si narrava sulle aquile e che suo nonno gli raccontava fin da bambino.
 
"Nessuno, diceva il nonno, riuscirà mai a fotografare le aquile nel loro nido finchè queste saranno in vita".
"Le aquile sono creature di Dio, messaggere di pace, ribadiva il vecchio saggio".
 
E fu così che Giorgio istituì il "Santuario delle aquile".
Da quel giorno le aquile divennero compagne di viaggio di tutti coloro che si lanciavano dalle rocce per provare l'emozione del volo.

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