Il vento spazzava via ogni cosa e il mare sembrava gridare
al mondo intero che era stanco di subire le incursioni umane
che da ogni dove facevano arrivare gli  "scarti" della loro
vita. Il cielo buttava giù l'acqua che l'uomo aveva
infettato con fumi e veleni di ogni genere.
Intanto i fiumi trasportavano a valle tutto ciò che la
terra drenava, terminando il loro corso in un grosso water :
il mare.
Vittima indiscriminata di qualsiasi azione, questa volta
aveva deciso di lasciare un ricordo a quanti non avevano ben
compreso quale danno avessero procurato alla natura.
Un momento di riflessione per quanti lo amavano senza
chiedere nulla in cambio, senza la necessità di infilare
un tubo in un ruscello per fargli arrivare qualcosa che pian
pianino lo stava uccidendo.
L'ossigeno era ormai poco e anche le creature che lo
abitavano avevano frequenti crisi respiratorie.
Le più deboli cominciavano a morire.
Le più forti andavano via.
E mentre qualcuno si faceva bello pulendo la spiaggia, il
mare disse : quale spiaggia? E con un'onda alta sei metri
spazzò via ogni cosa.
E' di me che dovete avere cura, riprese infastidito.
Non potete ricordarvi che esisto solo due mesi su dodici,
ribattè.
Non potete usarmi solo per fare soldi con i vostri porti,
ormeggiando sulla mia superficie migliaia di barche.E finì
dicendo : c'è un prezzo da pagare per quello che mi state
facendo.
Da quel giorno.....tutto restò come prima.

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