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Osservare la Natura

Narrativa - Narrativa e Poesia
ImageInizio ad osservare il Creato, una simbiosi con la Natura e la sua parte più cupa, quella fatta di silenzi,  amori,  angoli invisibili agli occhi dei più, realizzati per proteggere i suoi piccoli ospiti.

Sguardi che nulla temono, neanche il tramonto del sole, che lascia lo spazio all'altra parte, quella buia, creata da Dio per farci comprendere che anche nell'oscurità possiamo orientarci se sappiamo cosa cercare.
E quando la  "Poesia del Mare" ci accoglie tra le sue acque, create pure come un neonato, solo allora abbiamo la consapevolezza di ciò che l'uomo ha realizzato con il suo sapere.

Chiudendo gli occhi tutti i pezzi combaciano, e diventiamo parte di un Universo che ci chiede di amare per poterne comprendere il disegno.

Disteso sul Monte della Torre immagino di scrivere i miei mille sogni e di comunicarli al Mondo legandoli alle zampette dei migratori che popolano le pareti della roccia che scende a picco sul mare, nel punto in cui le onde impetuosamente tentano di distruggere tutto ciò che non fa parte di quell'elemento.

Il vento porta con se odori e sapori di Vita, che mi proiettano indietro di decenni, tempi in cui la mia scala dei valori era ancora in costruzione. Odi e rancori vengono filtrati dalle foglie dei salici, che soffrono e piangono per ciò che l'uomo trova difficoltà a comprendere essere il fine ultimo di una Vita terrena breve e nella quale seminare perchè i frutti vengano colti dalle generazioni future.

Il gabbiano, come un guardiano, sorvola la costa e si litiga il cibo con una cornacchia impertinente.

E mentre i ricordi continuano a rincorrersi, nella mia mente gira un solo film : la Vita.

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