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Ad Alice

Narrativa - Narrativa e Poesia
Il pianto si sentiva dalla casa di fronte, oltre lo stagno delle rane
canterine. La bimba aveva tanti capelli, come un batuffolino di ovatta,
e le sue gote erano rossicce e morbide. Alice il suo meraviglioso nome,
così chiamata proprio perchè picola e tenera come una piccola alicetta.
La sera, quando la mamma cercava di cullarla, a cantare ci pensavano le
tante cicale che con le piccole rane intonavano una dolce nenia. Ed i
suoi sogni erano gà incastonati in un cielo fatto di pasta di mandorle
e glassa al cioccolato. No, non potevano cadere. A sorreggerli c'era
tutta una schiera di desideri, di amore che non l'avrebbero mai
lasciata sola qualora un pezzo di cielo si fosse staccato.

Il padre la guardava incantato e non riusciva a trovare le parole per
capire, per spiegare a se stesso cosa stesse accadendo e quale dono Dio
avesse fatto loro.

Quella sera le stelle erano solo dodici, una per ogni sogno che la
piccola conservava nei suoi ricordi, riponendoli in alto nel cielo e
dando loro luce e speranza.

Nessuno conosceva cosa Alice,così piccola, desiderasse e sognasse,
tranne uno, un giovane folle che condivideva con lei la gioia di una
nuova Vita.

Ad Antonella e Fabio da un amico particolare


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