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Una vita da mediano

Narrativa - Narrativa e Poesia
a storia di un giocatore che amava il suo ruolo
Giorgio è sempre stato un ragazzo pieno di vita, con inventiva ed amante della natura e della vita.

La sua adolescenza trascorse tra mille amici, lavori stagionali e lo studio.
Sognava, si, Giorgio era un sognatore, amava chiudersi nella sua stanzetta dove dormiva con gli altri suoi due fratelli e sognare della sua bella, ascoltando buona musica e aspettando di incontrare i suoi amici.

Qualcuno, durante questo breve percorso, è salito in Cielo, chiamato dal Signore a vegliare su di Noi, a svolgere un ruolo "superiore", da mediano, coordinando tutte le Nostre vite e sobbarcandosi l'onere di proteggerci tutti.

La vita trascorreva serena finchè, un giorno, Giorgio conobbe la donna che poi avrebbe sposato e che gli avrebbe dato due figli.

Ma Giorgio, con il suo carattere, cercava in ogni modo di migliorare le condizioni socio-economiche delle persone che conosceva e con le quali lavorava. Amando molto i bambini, in più occasioni cercò di farsi carico di alcune feste e piccole cose che potevano renderli felici.

Ma, come accade spesso nella vita, ogni cosa doveva avere una contropartita, e questo a Giorgio non andava, perchè lui, un'idealista, credeva nel prossimo.

Questo ruolo da mediano cominciava quindi a pesare sulle sue spalle, al punto che cominciò pian piano a perdere ogni speranza di riuscire a migliorare "il piccolo mondo" in cui avrebbe voluto vedere crescere i suoi figli, fino quasi ad arrendersi.

La speranza di vedere un luogo migliore, con maggiori libertà di iniziative private e sostegno pubblico, scemava con il tempo, fino quasi a condurre Giorgio e molti suoi amici, alla rassegnazione più totale sullo stato delle cose in quel piccolo Paese in cui vivevano.

E così, mentre le famiglie crescevano, ed ognuno era impegnato con la propria famiglia, qualcuno cercava ancora di adoperarsi per la collettività, con spunti ed iniziative che però dovevano trovare il nulla osta di questo o quel personaggio.

La speranza di migliorare diminuiva e, con essa, la sofferenza di Giorgio e di altri che, come lui, avevano creduto.

Ed allora bisognava trovare una soluzione.

Quale???

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