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LA MOCENIGA CONSOLIDA IL PROPRIO RUOLO E FA INCIAMPARE ANCORA LA PROVINCIA

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La Provincia di Rovigo esce con le  "ossa rotte" dal secondo confronto definitivo con la Moceniga. Il Consiglio di Stato, grazie ad una relazione tecnica ineccepibile dell'Avv Daniele Toffanin, ha ancora una volta dichiarato la legittimità dell'operato dell' azienda leader nel recepimento delle direttive nazionali e comunitarie in materia di acquacoltura, e molluschicoltura in particolare. La licenza di pesca di tipo a) e l'iscrizione INPS ai sensi della l.n.250/58 non sono condizioni che la Provincia può imporre o materie sulle quali può legiferare.


La grande "rivoluzione" introdotta con la modifica dell'art. 2135 del Codice Civile, che ha modificato la nuova figura dell'imprenditore agricolo, è stata cavalcata per prima in Italia proprio dalla Moceniga. Quest'ultima è riuscita a portare all'attenzione del Governo Italiano la disparità di trattamento tra coloro che allevavano le vongole su fondi censiti in catasto e su fondi demaniali, arrivando così ad una distorsione dei prezzi e del mercato.
Grazie a un intervento dell'On Gianfranco Conte e dell'On Giorgio Benvenuto, la richiesta fatta propria dal dott Erminio Di Nora, è stata tradotta in legge, e oggi solo grazie a queste importanti innovazioni del settore, possiamo pensare ad un rilancio dell'economia.

"Abbiamo fatto le nostre proposte per pianificare la gestione delle aree, senza deligittimare il ruolo della Provincia, ma finchè loro andranno avanti con la carta bollata, noi saremo pronti a difendere i diritti di quanti vogliono applicare la suddetta norma, garantendo quindi trasparenza e tracciabilità, evitando al contempo che il prodotto giri sul mercato senza fatturazione. Ciò eliminerebbe anche il prodotto di provenienza illecita", dichiara Alessandra Siviero, responsabile amministrativo della Moceniga.

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