Versamento acconti TARI senza delibere: chiarimenti dal Dipartimento Finanze

Con Nota 24 marzo 2014, n. 5648, il Dipartimento delle Finanze ha fornito importanti chiarimenti relativamente alla Tassa sui rifiuti (TARI).

In particolare, è stato precisato che l'art. 1, comma 688, L. n. 147/2013 (c.d. Legge di Stabilità 2014) permette ai Comuni di fissare liberamente le scadenze della TARI, con l'unico limite del versamento in (minimo) due rate. Pertanto, in assenza di ulteriori vincoli, i Comuni possono riscuotere gli acconti della TARI anche nel caso in cui non abbiano ancora approvato i regolamenti e le delibere tariffarie e optando per un diverso numero di rate.

I contribuenti saranno pertanto tenuti a versare gli acconti della TARI, calcolati sulla base di quanto corrisposto nell'annualità precedente, secondo le scadenze e il numero di rate stabilite dal Comune.

Certificati antipedofilia anche per i professionisti con partita IVA: FAQ Ministero Giustizia

Con FAQ 10 aprile 2014, ha fornito chiarimenti in merito all'obbligo, introdotto dal D.Lgs. n. 39/2014, di consegna al datore di lavoro del certificato penale del casellario giudiziale per i soggetti che operano con i minori.

Tale certificato è obbligatorio dal 6 aprile 2014 in tutti i casi in cui il datore di lavoro assuma nuovi dipendenti per lo svolgimento di attività a contatto diretto e regolare con minori sempre che tali rapporti di lavoro abbiano natura duratura e non per le forme di collaborazione che non si strutturino all'interno di un definito rapporto di lavoro.

Il Ministero precisa che devono esibire tale certificato anche i professionisti con partita IVA qualora l'attività svolta sia oggetto di un contratto che faccia sorgere un rapporto di lavoro con prestazioni corrispettive.

Il certificato ha una validità di 6 mesi dalla data di rilascio e può essere richiesto dal datore di lavoro presso qualunque ufficio del casellario presso la Procura della Repubblica, indipendentemente dal luogo di nascita o di residenza della persona che si intende impiegare.

Politiche di reimpiego: agevolazioni all'assunzione di dirigenti e quadri

Nell'ambito delle azione di sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego finanziate dal Ministero del Lavoro, sul sito www.italialavoro.it è presente il progetto "Manager to work" volto ad incentivare le imprese a rioccupare quadri o dirigenti e sostenere gli stessi attraverso misure di autoimpiego.

Il valore del contributo va da un massimo di 28.000 euro ad un minimo di 5.000 euro a seconda del contratto applicato, del target di riferimento e della dimensione dell'azienda. I destinatari dell'iniziativa possono inviare la domanda di ammissione al contributo, esclusivamente on line, fino al 31 dicembre 2014 (comunque non oltre 45 giorni dalla data di assunzione).

Legittimità dell'indennità omnicomprensiva del "collegato lavoro"

In merito all'indennità omnicomprensiva introdotta dal c.d. "collegato lavoro" (art. 32 della Legge n. 183/2010), così come interpretata dalla Riforma Fornero, nell'ipotesi di illegittima apposizione del termine al contratto di lavoro a tempo determinato, la Corte di Cassazione ha statuito l'insussistenza di qualsiasi violazione della Costituzione e della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, dovendosi escludere che la disposizione di portata retroattiva abbia disposto di diritti retributivi e previdenziali (di rilievo costituzionale) già entrati nel patrimonio del lavoratore.

Nello specifico la Suprema Corte, con l'Ordinanza n. 8491 del 10 aprile 2014, ha chiarito che l'efficacia retroattiva è limitata a quelle situazioni in cui, relativamente ai diritti derivanti al lavoratore dalla nullità della clausola di apposizione del termine (con conseguente conversione del rapporto a tempo indeterminato) non si è ancora formato il giudicato; pertanto, va ribadito che la norma interpretativa non ha inteso realizzare un'illecita ingerenza del Legislatore nell'amministrazione della giustizia per influenzare la risoluzione di controversie in corso.