A EffeCi con tanto affetto
Vivere, una parola che può avere mille significati.
Morire, un termine che fa paura sentir pronunciare.
A volte incontri persone spente, con gli occhi coperti dalla nebbia, con i pensieri immersi nei sogni, con il cuore trafitto dalla lama dell’indifferenza.
Per alcuni di essi, in quel momento, è il buio.
Si sentono come dei “vegetali seminati su un terreno sconnesso e brullo”.
Vivono in uno stato comatoso, fatto di routine, di “parole donate al vento della speranza e della verità”, nell’attesa che il mondo reale divenga migliore.
Qualcuno ha la forza di attendere l’alba, altri invece crollano sotto il peso di un dolore invisibile agli occhi, e mentre dentro l’anima si consuma il tramonto, il corpo si adagia lentamente su un letto di foglie dell’unico albero piantato su quella collina, come un faro che illumina il porto.
Le fiamme non hanno potuto consumare il suo corpo, troppo puro per essere deteriorato, troppo buono per riuscire a scalfire le sue carni, protette dall’Amore che è sempre riuscito a donare.
A volte nella Vita è questione di un attimo, di una mano tesa verso chi silenziosamente vive nell’attesa di un po’ di calore, di un proprio simile, uguale fuori e diverso dentro.
Da Auckland per Te gli U2.
http://www.youtube.com/watch?v=Lp8ru3MpoBo
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